Chiusura del Forame Ovale Pervio (FOP)

Oggi è possibile trattare il FOP per via percutanea con un particolare device, meglio conosciuto come “ombrellino”, che viene applicato attraverso delle sonde inserite nel cuore tramite una puntura della vena femorale a livello dell’inguine, in anestesia locale. La procedura presenta minori rischi se comparata alla cardiochirurgia tradizionale. Il FOP è molto frequente ma solo raramente potenzialmente pericoloso per cui l'indicazione alla chiusura dovrebbe essere sempre attentamente valutata, tenendo presenta che la semplice terapia antiaggregante mostra analoghi buoni risultati, come evidente in letteratura medica.
L'intervento percutaneo di chiusura del FOP è oggi eseguito in molti laboratori di Emodinamica ad elevato volume e permette la correzione definitiva del difetto cardiaco con un’alta percentuale di successo associata a ridotte complicanze.

LA MIA ESPERIENZA è di circa 75 casi.

FORAME OVALE PERVIO1

Figura – Rappresentazione schematica del forame ovale pervio.

FORAME OVALE PERVIO2

Figura – Diverse fasi angiografiche di chiusura del forame ovale pervio con device Amplatzer.

FORAME OVALE PERVIO3

Figura – Chiusura del forame ovale pervio con device Amplatzer.

FORAME OVALE PERVIO4

Figura – Diversi tipi di device di chiusura del forame ovale pervio.

Cenni sul Forame Ovale Pervio

Il “forame ovale pervio” (definito anche con l’acronimo di FOP o PFO) è un’anomalia cardiaca, presente fin dalla nascita, caratterizzata dalla anomala persistenza di una piccola comunicazione fra l’atrio destro e l’atrio sinistro del cuore, a livello di una zona definita “fossa ovale”, per la mancata chiusura che normalmente si verifica entro il primo anno di vita. Il PFO è spesso riferito come “un forellino”, in realtà è un “mancato accollamento di due membrane embrionarie”. La persistenza di comunicazione tra i due atri oltre il primo anno di vita può rappresentare un fattore di rischio per ictus in giovane età.